Cercare i cibi ricchi di vitamina K è qualcosa di indubbiamente saggio, avendo questa forma di nutriente un notevole apporto sulla salute del nostro corpo, ed è anche tra le vitamine che mediamente appaiono abbastanza spesso tra i vari integratori, anche se un ampio contesto di persone non sa bene quali siano le sue funzioni, ed a quanto ammonta il fabbisogno medio.
Come praticamente ogni tipo di vitamina, anche la K rientra tra quelle estremamente necessarie per il nostro organismo, impattando sulla salute delle nostre ossa ma anche del nostro cuore, inevitabilmente “passando” anche per la capacità coaugulante del nostro sangue. I cibi ricchi di vitamina K sono fortunatamente parecchi ma è bene capire quali sono ed a quanto ammonta il fabbisogno.
Cosa è la Vitamina K
La vitamina K è stata “scoperta” interamente ufficialmente poco meno di un secolo fa, presso uno studio di ricerca europeo, ed a scoprirne tutte le varianti (si tratta infatti di un gruppo di nutrienti, con 3 elementi a formare la vitamina K, come vedremo) anche la K ha una origine spiccata in quanto definisce proprio la coaugulazione, la “K” deriva da koagulation, per l’appunto, del tedesco.
Ha un ruolo fondamentale per garantire una adeguata coaugulazione, viene assimilata dal cibo ma è anche prodotta dal nostro organismo seppur in quantità limitate, inoltre ha una funzione fondamentale per le proteine e per la loro forma di efficacia quindi impatta anche in modo rilevante sull’utilizzo delle stesse per tessuti ed ossa.
Dove si trova?
Il fabbisogno minimo per un adulto fino a 60 anni è di 140 microgrammi, facilmente raggiungibili con diversi alimenti, prevalentemente di origine vegetale, anche se è difficile definire la quantità, una “sicura” è di 1 mg al giorno. In particolare il nostro organismo attinge questo nutriente in presenza di alimenti composti da sufficienti quantitativi di grassi. Ma quali sono gli alimenti con più vitamina K?
- In assoluto il cibo che ne contiene di più è il natto, derivante dalla fermentazione dei fagioli di soia
- Successivamente anche l’avocado, gli spinaci, le verdure a foglia verde, cavoli, kiwi, pomodori, latte
Quella che assumiamo con il cibo in particolare dai vegetali è la K1 detta fillochinone che è quella attiva per la coaugulazione del sangue, mentre quella batterica definita K2 oppure melachinone è quella proveniente dai batteri si occupa della buona salute delle ossa infine la K3 (menadione) ha invece una origine non biologica ma sintetica.
Il fabbisogno non è quasi mai eccessivo ma una carenza di alimenti come quelli evidenziati può causare una carenza effettiva che è problematica per le ossa quindi può far aumentare la presenza di malattie come l’artrosi oppure l’osteoporosi, in particolare è molto pericolosa per i neonati, rappresentando una delle principali cause di mortalità infantile.