Mangiare troppa carne rossa: gli effetti sorprendenti sul tuo organismo

La carne rossa è un elemento ancora oggi onnipresente in tantissime culture culinarie, anche se almeno una volta siamo stati messi al corrente in merito ai pericoli che può causare il mangiare troppa carne rossa, rischi che sono anche decisamente coadiuvati da dati, e che rendono il contesto del cambiamento alimentare più una necessità che una volontà.

I prodotti di origine animale infatti già da tempo perlomeno nel contesto Occidentale si identificano come poco salutari ed in quantità eccessive, come definito anche dall’Associazione Mondiale della Sanità, con particolare riferimento alla carne rossa, che è probabilmente quella più diversificata e diffusa anche in Italia e trova spazio in tantissime forme. Ma quali sono gli effetti della carne rossa sull’organismo?

Differenze tra carne rossa e bianca

Anche i medici ed i nutrizionisti definiscono l’impatto diverso che ha la carne rossa rispetto a quella bianca in una dieta continuativa di questi alimenti. Il colore è ovviamente un metodo rapido per definire le differenze dal punto di vista nutrizionale.
Entrambe le versioni sono estremamente diffuse ed apprezzate per l’ingente apporto di sali minerali come il ferro ma anche le proteine.

Nel caso della carne queste sono molto più facilmente biodisponibili rispetto alle proteine di origine vegetale, condizione che rende il consumo per ottenere il giusto fabbisogno più agevole, ciò che distingue però la carne rossa dalla bianca è la presenza di mioglobine tendenzialmente più alta (con qualche eccezione) oltre ad un apporto di grassi superiore per la rossa.

Carne rossa: cosa accade al nostro corpo?

Da anni proprio la carne rossa viene considerata generalmente ed in modo approssimativo potenzialmente dannosa in grado di incentivare ed aumentare la probabilità di contrarre malattie anche gravi, dalla gotta, fino alle malattie cardiovascolari, osteoporosi e problemi ai reni, fino ai tanto temuti tumori, condizione che da anni preoccupa molti.

  • In realtà i dati vanno interpetati: l’OMS ha definito la carne rossa come potenzialmente in grado di incidere sui tumori, esclusivamente in merito a quello del colon retto, confermando però che un eccesso è assolutamente sconsigliabile per tutte le altre problematiche evidenziate

Cosa significa questo? Che un apporto moderato di carne rossa se di buona qualità e non troppo spesso non è considerabile dannosa per l’organismo se all’interno di un ambito di dieta sana e mediamente equilibrata. Quindi la carne rossa non fa “per forza male” ma è indubbiamente più a rischio rispetto a quella bianca che è invece molto più “gestibile”.

Un consumo massimo di 400 grammi di carne rossa a settimana identifica una buona forma di limite per un soggetto sano, in questo calcolo però non vanno considerati i prodotti a base di carne rossa processati come quasi tutti i salumi che sono invece decisamente più “negativi” della carne rossa in se per se. In ogni caso ogni persona è un caso a parte, ed è una buona idea consultare il nostro medico.

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