Attenzione alla postura durante lo smart working: la ginnastica che salva la schiena

La postura durante lo smart working è una delle principali cose da considerare in ambito salutare, anche perchè porta il corpo a doversi adattare a posizioni spesso innaturali, davanti al computer oppure posizionato in altri contesti come il tablet oppure lo smartphone. Se in ufficio questo argomento viene solo parzialmente considerato serio, con la diffusione dello smart working, è divenuto essenziale fare attenzione.

Il contesto pandemico ha avvicinato le aziende e le società a fare ricorso anche forzatamente allo smart working, detto molto più colloquialmente il modo di lavorare in maniera collegata alla rete direttamente dalla propria casa attraverso il proprio domicilio, contesto che è stato a dir poco divisivo in nazioni come l’Italia sia per una questione di concetto che di praticità. E questo ha portato anche la problematica della postura.

Esercizi in smart working

Già presente, ma di fatto aumentata negli ultimi anni proprio dalla diffusione del Covid-19, la questione degli esercizi per evitare problemi come dolori, peso in eccesso, una minore densità muscolare ed ossea, fino a problemi come il tunnel carpale, dolori localizzati al collo ed alla schiena. Tuttavia esistono tanti piccoli segreti che possono aiutarci notevolmente.

Dalle abitudini da seguire e da introdurre durante le fasi di pausa (sempre consigliate) fino modi di “educare” il corpo a mantenere una forma di ordine quando è davanti allo schermo. Come spesso analizzato è spesso il soggetto ad acquisire più o meno spontaneamente e volontariamente delle posture completamente sbagliate che non sono solo la causa di dolori.

Cose da fare per aiutare la schiena

Per questo motivo possiamo ricordare alcune cose, per salvare non solo la schiena ma anche tutto il sistema posturale che comprende le gambe, il busto, la vita ed il collo ad esempio. Ricordiamo alcuni segreti per salvare la nostra schiena, e poi alcuni piccoli esercizi da fare e cose da ricordare sia durante che dopo aver lavorato in smart working:

  • I gomiti non devono essere in posizione innaturale ma leggermente rialzati su tastiera e mouse
  • I piedi non devono essere perpendicolari, ma leggermente in posizione curva, sfruttando un rialzo che possa permetterci di tenere i polpacci a 35 – 45 gradi di rotazione
  • Rialzare lo schermo del computer in modo da non tenere la testa eccessivamente abbassata

Tra gli esercizi da fare durante lo smart working molti possono essere sviluppati durante i periodi di break, quindi le pause, dalle flessioni del polso ossia spingere indietro la mano ed il polso per 10 – 15 secondi, a esercizi per allungare la colonna vertebrale, questo è possibile farlo stando seduti, sollevando gradualmente le braccia dietro la testa durante una respirazione. Consigliabile farlo con i piedi ben appoggiati in terra, per 4-5 volte al giorno per 10 – 12 secondi almeno alla volta.

Anche allungamenti di spalle e scapole, con la necessità di stare in piedi e poi tenendo appoggiati i palmi delle mani con le braccia dritte su un piano davanti a noi al fine di formare un angolo a 90 gradi con il corpo fino a piegare il corpo e provare una sensazione di allungamento, mantenere questa posizione per almeno 30 secondi, non tenendo tese le braccia.

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