Mangiare semi aiuta a ridurre il colesterolo: ecco la lista completa

È vero che mangiare i semi può aiutare a ridurre il colesterolo? I semi hanno proprietà e benefici da non sottovalutare, infatti anche solo una piccola manciata può fare la differenza. Quali sono quelli da prediligere e gli altri da non considerare? Vediamo insieme quali sono i semi che aiutano a ridurre il colesterolo.

I semi sono indicati come degli ingredienti ricchi di proprietà e di vitamine, arricchiti di composti naturali che tengono sotto controllo, naturalmente, i livelli di colesterolo cattivo. Per farlo devono essere introdotti all’interno di una dieta sana ed equilibrata. Facciamo chiarezza in merito all’argomento e vediamo quali sono i semi da consumare.

Semi che abbassano il colesterolo

Il nostro sangue è ricco di colesterolo buono, HDL, e colesterolo cattivo identificato come LDL. Quando quest’ultimo supera le quantità ed eccede, può comportare non pochi problemi di salute tra cui una predisposizione naturale agli attacchi di cuore e altre patologie più o meno gravi, da tenere sotto controllo. In questo contesto i semi possono fare la differenza.

Il colesterolo buono, invece, riesce a contrastare il colesterolo cattivo e protegge gli organi, preservando in particolare alcune funzionalità del cervello, oltre che contrastare l’invecchiamento cellulare e in generale del corpo. Per aumentare il colesterolo buono è importante consumare grassi monoinsaturi, in un contesto di dieta equilibrata e sana. Ma come fare?

Come abbassare il colesterolo con i semi?

Come accennato, un’alimentazione sana ed equilibrata si pone come base per aumentare il colesterolo buono. È quindi importante aumentare i grassi monoinsaturi e ridurre quelli che sono i grassi saturi, soprattutto quelli che aumentano il livello di trigliceridi nel sangue. Tra questi i più indicati sono, nella loro forma naturale:

  • i semi di girasole;
  • le olive;
  • i pistacchi;
  • i semi di zucca;
  • le noci.

I semi di girasole sono il primo alleato da prendere in considerazione, proprio perché sono ricchi di fitosteroli, dei grassi vegetali di ottima qualità definiti come il “colesterolo delle piante”. Questo perché offrono una composizione chimica simile al colesterolo umano, per questo motivo facile da replicare e prendere in considerazione.

Secondo alcuni studi, l’uso dei semi di girasole come spuntino di metà giornata porta ad una riduzione della quantità di colesterolo cattivo che circola nel sangue. Questi semi sono ricchi di Vitamina D, E e del gruppo B, oltre che avere un ottimo apporto di ferro, magnesio, cobalto, rame e zinco. Un uso regolare, in un contesto di alimentazione equilibrata, può fare la differenza.

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